“Israele mi sta a cuore, e quando vedo nazioni lottare contro il popolo ebraico mi sento ferito, poiché è l’unico modello di vera democrazia in un oceano di oscurità”. A pronunciare queste parole nel corso della conferenza annuale del Jerusalem Post a New York è stato Mosab Hassan Yousef. Tutti lo conoscono come “il figlio di Hamas” – cioè di Sheikh Hassan Yousef, fondatore e leader del gruppo terroristico di Hamas nella West Bank – titolo dell’autobiografia in cui ha raccontato al mondo la sua storia e la decisione di collaborare con lo Shin Bet (i servizi di sicurezza israeliani) diventata anche un film intitolato The Green Prince.
“Non possiamo prenderci in giro – c’è un problema islamico”, ha dichiarato, facendo riferimento a vari gruppi terroristici tra cui Hamas, Hezbollah, Boko Haram e Isis. “Tutti loro uccidono nel nome di Allah – le sue parole – e penso che tutta l’umanità debba opporsi a questo pericolo”.