Era il 25 aprile, festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ma piazza Duomo sembrava la Siria. Per un attimo, infatti, si sono incrociate due opposte fazioni: i simpatizzanti dei ribelli siriani e i fan di Assad, supportati anche da una ragazza con la bandiera di Hezbollah. Gli scenari e le alleanze del Medio Oriente riprodotti fedelmente sotto lo sguardo della Madonnina.
Parliamo di un corteo che non ha gradito le bandiere della Brigata Ebraica, considerate espressione del sionismo e di Israele, ma che ha rivendicato l’appartenenza ora all’una ora all’altra fazione islamista. Tutto, ovviamente, in nome della Resistenza, dell’antifascismo e della Liberazione.
Un bel modo di onorare il 25 aprile, da parte di quei settori del corteo particolarmente ostili alla Brigata Ebraica. Esilarante ciò che si vede nel video: i contestatori, ossia i fan di Assad, insultano i simpatizzanti dei ribelli siriani definendoli “terroristi” e “tagliagole”, tra accuse di essere “servi dei servi” e parolacce varie.
Tra i più scatenati, la ragazza con la bandiera Hezbollah, che mostra più volte il dito medio a chi riprende.
Il nucleo dei contestatori proviene dalla “Brigata Garibaldi immortale”, legata al Comitato Ucraina Antifascista e Comitato No Guerra No Nato, filorussi e pro Assad. Poco più avanti la ragazza con la bandiera Hezbollah, l’organizzazione libanese sciita filoiraniana, alleata di Assad. Ma nel corteo, anche gli anti-Assad.
Un 25 aprile più siriano del solito, ovviamente in tema con la Liberazione.
